Brano: [...]ti in una postilla all’articolo di Mario Ferrara intitolato “Noi e le opposizioni”, « occorreva smascherarlo con una intransigenza feroce, preparando con l’esempio una situazione storica in cui l’effettiva lotta rendesse impossibili i costumi del paternalismo e le dittature plutocratiche mascherate da dittature personali. Questo era il vero antifascismo, era la vera politica dell'opposizione. Ma nessuno ci contraddirà se affermiamo che soltanto “La Rivoluzione Liberale” seppe porsi fin da principio su questo terreno. Non ci fu nei primi mesi altra opposizione così disperata e inesorabile al regime e a Mussolini. Combattevamo Mussolini come corruttore prima che come tiranno; il fascismo come tutela paterna prima che come dittatura; non insistemmo sui lamenti per la mancanza di libertà e per la violenza ma rivolgemmo la nostra polemica contro gli italiani che non resistevano, che si lasciavano addomesticare ». Conseguentemente alla sua visione del fascismo, Gobetti ribadì su “Rivoluzione Liberale” che la liquidazione del regime sarebbe stata possibile solo « [...]
[...]ro gli italiani che non resistevano, che si lasciavano addomesticare ». Conseguentemente alla sua visione del fascismo, Gobetti ribadì su “Rivoluzione Liberale” che la liquidazione del regime sarebbe stata possibile solo « lavorando per preparare una classe dirigente seria e nuova: cercando di abituare il popolo italiano a un maggior senso di dignità e di carattere ».
Venivano frattanto costituendosi in varie città italiane gruppi di Amici della Rivoluzione Liberale, per un’azione diretta antifascista da affiancare al lavoro teorico della rivista. Ma la persecuzione fascista non tardò a bersagliare tutto l'entourage della rivista con aggressioni personali a Gobetti e pesanti interventi censori sulla rivista stessa, sottoposta a sequestri e tagli forzati. « In regime di stampa imbavagliata il vero articolista è il lettore: egli deve leggere tra le righe », fu allo* ra la manchette inserita sulla testata di alcuni numeri, caratterizzati da articoli con titoli e contenuti chiaramente allusivi al regime dittatoriale e ai suoi massimi esponenti. In breve la r[...]
[...]essa, sottoposta a sequestri e tagli forzati. « In regime di stampa imbavagliata il vero articolista è il lettore: egli deve leggere tra le righe », fu allo* ra la manchette inserita sulla testata di alcuni numeri, caratterizzati da articoli con titoli e contenuti chiaramente allusivi al regime dittatoriale e ai suoi massimi esponenti. In breve la repressione si accentuò, fino alla soppressione totale della rivista.
Bibliografia: Antologia della Rivoluzione Liberale, a cura di Nino Valeri, Torino, 1948; Le riviste di Piero Gobetti, a cura di Lelio Basso e Luigi Anderlini, Milano 1961.
A. Co.
Rivoluzione socialista
Organo clandestino della Federazione Giovanile del Partito socialista italiano di unità proletaria [P.S.l.U. P.), il primo numero dell’edizione lombarda di “Rivoluzione socialista” uscì il 25.6.1944; ne furono pubblicati tre numeri nel corso dell’anno e quattro nel 1945, l’ultimo dei quali con la data del 27 aprile. Il n. 2 del 15.3.1945 uscì ciclostilato, essendo stata chiusa dalla polizia la tipografia che ne assicurava la stampa. Di[...]